Di fronte a attacchi giornalieri di diarrea, si può iniziare a prendere un integratore probiotico nella speranza di un certo sollievo.
E tale assunzione in un paio di giorni può portare a importanti sollievi dalla diarrea e anche ad una sua retrocessione.
I probiotici non sono ancora considerati una terapia eppure i loro risultati sono stati testimoniati da molte persone che li hanno assunti con regolarità in determinati frangenti della loro vita.
E anche se sono state effettuate molte ricerche sui probiotici, non sono ancora completamente compresi proprio nella loro utilità effettiva.
Gli integratori probiotici
Questi contengono batteri vivi e sani.
La speranza è che quando si ingeriscono questi batteri attraverso cibi o integratori, essi vadano a fare del bene all’intestino, eliminando i batteri malsani che possono farti star male.
Assumere probiotici durante la terapia antibiotica può sostituire i batteri buoni spazzati via dalle medicine.
Si ritiene inoltre che il mantenimento di un sano equilibrio di microbi nell’intestino possa aiutare a rafforzare il sistema immunitario in generale.
I probiotici sono stati studiati come possibile trattamento per:
- diarrea
- sindrome dell’intestino irritabile
- malattia infiammatoria dell’intestino
- eczema
- carie
La maggior parte delle prove emerse evidenziano il loro impiego per alleviare la diarrea (causata da infezioni e antibiotici).
Il problema è che ci sono molti ceppi diversi di batteri sani e non tutti sono efficaci o ben studiati.
E gli integratori probiotici, come tutti gli integratori alimentari, non sono ben regolati, quindi non si può sapere con certezza se si stia effettivamente ottenendo i risultati sperati da un investimento su queste sostanze integrative.
La domanda è quindi “come comportarsi?”
Esperti del settore avvertono di non utilizzare i probiotici al posto di terapie comprovate per le condizioni di salute e di consultare sempre il medico prima di assumerli in caso di problemi di salute.
Per la maggior parte delle persone sane, i probiotici sono sicuri e hanno pochi effetti collaterali.
Quando acquisti dei probiotici il consiglio è quello di reperire un integratore che elenchi uno specifico ceppo e il numero di organismi.
I più comuni sono il Lactobacillus e il Bifidobacterium. Conservali in un luogo fresco e buio a meno che le indicazioni non suggeriscano la refrigerazione.
Occorre anche che restiate vigili sul loro impiego prima della data di scadenza, poiché il numero di batteri diminuisce con trascorrere del tempo.
Se non vuoi assumere integratori inizia a mangiare più alimenti contenenti probiotici, come lo yogurt, la zuppa di miso, i crauti, e dei sottaceti (confezionati in acqua salata, non quelli immersi nell’aceto), infine n alto contenuto di probiotici ce l’ha il kefir.