Utilizzare il pesce magro come alimento cardine della propria dieta è uno dei punti fondamentali per la buona riuscita di un programma alimentare finalizzato alla perdita di peso in modo salutare e genuino.
Com’è noto, il pesce rappresenta uno degli alimenti più importanti per la costituzione di un regime alimentare equilibrato che spesso viene adottato per perdere peso e chili in eccesso oltre che per depurare il sistema circolatorio e linfatico da tossine in eccesso.
Ecco perché puntare su una ricca quantità di pesce nella propria dieta è uno dei passi principali per delineare un profilo alimentare più sano.
Non bisogna però evitare di conoscere le varie specie di pesci.
Ogni esemplare possiede un bagaglio di proteine, vitamine e grassi buoni che può andare più o meno a proprio vantaggio.
All’interno di un regime alimentare studiato per ridurre il proprio peso corporeo è necessario includere in primo luogo il cosiddetto pesce magro.
All’interno di questa definizione rientrano molte specie di pesci che riescono ad offrire un apporto equilibrato dei maggiori gruppi alimentari.
Si definisce magro, infatti, il pesce che presenta una quantità di grassi specifica se comparata al peso corporeo del pesce stesso non considerando la pelle.
Il pesce magro riesce più di altre categorie di alimenti a bilanciare una dieta equilibrata con un alto quantitativo di proteine e un ridotto apporto lipidico.
Fatta questa premessa, si può ora delineare un elenco dei pesci magri per eccellenza assieme a quelli che possono rientrarvi per altre caratteristiche.
Una prima esclusione è doverosa in quanto, nel comune concetto di pesce magro spesso viene inserita una categoria di pesce che non lo è affatto.
I crostacei e i frutti di mare che spesso ricevono un’attenzione particolare anche in questo caso, non possono rientrare di diritto nella strutturazione di un regime alimentare più sano.
Questo perché questa categoria di alimenti contiene un’alta concentrazione di colesterolo.
Come già detto la percentuale con la quale effettuare il distinguo basilare al fine di eliminare tutto quello che non appartiene alla definizione di pesce magro risiede in una percentuale di grasso.
Il pesce magro, infatti, non deve avere una percentuale di grasso superiore al 10% del peso corporeo escludendo la pelle.
Elenco pesce magro per dieta
Passiamo ora ad una lista vera e propria delle specie più utilizzate nelle diete.
In primo luogo non si può non citare le alici, il calamaro, la razza, la seppia, il sarago, la sogliola, la spigola, il polpo, la trota, il pesce gatta, il dentice fresco, l’halibut, l’occhiata, l’orata selvatica e il merluzzo.
I pesci appena indicati rientrano tra i pesci magri in quanto la loro concentrazione di grasso è riferibile ad un valore massimo del 3%.
Queste specie di pesci sono le migliori per apporto di colesterolo in quanto ne contengono una percentuale molto bassa.
La spigola, la sogliola e il merluzzo sono tra i più diffusi infatti spesso cotti al vapore e accompagnati da qualche aroma.
Questo perché bisogna evitare processi di cottura troppo aggressivi che potrebbero minare le proprietà nutritive di questi alimenti.
Il Mediterraneo per fortuna abbonda di pesce magro, specie di una categoria ricca di Omega 3.
Questi ultimi sono maggiormente ricercati in quanto tali acidi grassi svolgono un’azione fondamentale per sviluppare e velocizzare il metabolismo corporeo.
Citando gli Omega 3 è necessario affiancare alla definizione di pesce magro quella di pesce azzurro.
In questa categoria rientrano infatti le aringhe, le sardine e gli sgombri oltre al tonno.
In questo caso siamo sulla soglia massima per i pesci magri in quanto queste specie posseggono in molti casi il 10% di grasso rispetto al peso corporeo.
Questa categoria di pesci è indicata per l’alta concentrazione di acidi grassi polinsaturi.
Questo pesce è spesso affiancato alla definizione di pesce anticolesterolo in quanto tramite una dieta adeguata riesce ad agire sugli accumuli di colesterolo dell’organismo.
Il pesce magro del Mediterraneo è considerato tra i principali mezzi per ridurre il colesterolo nel sangue e di conseguenza l’incidenza di molte malattie ad esso collegate come l’aterosclerosi, l’Alzheimer e l’infarto.
Tra le categorie di pesce magro rientrano anche il nasello, il pesce molo, lo scorfano, la tinca, il luccio, la corvina, l’ostrica razza e il gambero.
Queste due specie sono considerate maggiormente nelle diete in quanto contengono una quantità di grasso inferiore all’1% del peso corporeo.