La pallina di grasso sulla palpebra esterna è un disturbo viene riconosciuto nella formazione di una o più palline di grasso che cominciano a depositarsi e, in alcuni casi ad ingrandirsi, nella zona superiore della palpebra.
Queste protuberanze sono costituite nella maggior parte dei casi da un deposito di grassi prodotto dal corpo sulla scia di alcune disfunzioni nel sistema circolatorio.
Per analizzare il problema è necessario considerare la natura della pelle.
La pelle rappresenta uno degli organi più complessi nel corpo umano.
Essa può essere definita come un laboratorio neuroendocrino molto avanzato con un sistema immunologico del tutto complesso e variegato che lo collega in modo indissolubile a tutto il resto del corpo.
Ecco perché essa rappresenta da sempre un punto caldo per la segnalazione di possibili problemi interni o stati di malessere più gravi.
Pallina di grasso sulla palpebra esterna
Molte malattie possono infatti essere diagnosticate proprio da sintomi visibili sulla pelle in zone diverse, è il caso delle cosiddette palline di grasso sulla palpebra esterna.
Più specificatamente, queste manifestazioni vengono denominate xantelasmi.
Questi eventi si manifestano con un deposito esteso più o meno grande di grasso situato nella zona degli occhi sulla palpebra.
Gli xantelasmi o xantomi possono essere classificati anche in base alla zona in cui si manifestano: cute, tendini, sistema nervoso centrale, cristallino o stomaco.
La creazione di queste palline di grasso è da ricondurre ad un accumulo di lipoproteine come il colesterolo o i trigliceridi, in alcuni casi si parla anche di bilirubina e elastina, che si condensa in un punto specifico.
Se il fattore relativo al sesso non sembra caratterizzare in modo significativo il problema dalla sua genesi alla sua evoluzione, il fattore età invece è determinante in quanto nelle fasce d’età oltre i 40 anni il fenomeno acquista una rilevanza maggiore e più intensa.
Queste palline, ad ogni modo, si presentano come dei piccoli depositi giallastri che possono essere più o meno in rilievo rispetto alla cute.
In alcuni casi sono circondati da una zona eritematosa.
Pallina di grasso sulla palpebra cause
In questi casi, in primo luogo ci si domanda sulle cause di simili accadimenti.
La formazione di palline di grasso sulla palpebra è legata soprattutto a generali variazioni genetiche che a loro volta rappresentano campanelli d’allarme per altre alterazioni di solito metaboliche.
Nella maggior parte dei casi, quindi, le cause sono legate a una quantità importante di lipoproteine che comincia a permeare in modo ragguardevole il circolo ematico arrivando fin dentro i tessuti nei quali si accumula.
Sono infatti i globuli bianchi o macrofagi che inglobano queste sostanze e formano delle cellule schiumose e decisamente ricche di grassi diversi.
In generale, quindi, le cause possono essere ravvisate in patologie da tenere sotto controllo attraverso farmaci o mutazioni nello stile di vita.
Spesso infatti sono precursori di un elevato rischio di infarto miocardico, ictus ed ematopatie in generale.
Ad ogni modo, eventi di questo tipo devono essere tenuti sotto controllo da un dermatologo che durante la visita deciderà quale cura seguire attraverso l’analisi di un campione di sostanza interna.
Attraverso l’esame istologico infatti si può determinare una diagnosi più accurata.
In questo caso i parametri da controllare sono gli esami ematochimici.
In queste analisi verranno evidenziate possibili e preoccupanti variazioni nei livelli di colesterolo e trigliceridi e, in secondo luogo, se tali metamorfosi abbiano interessato altri organi.
Come togliere pallina di grasso sulla palpebra esterna
Oltre ad un trattamento interno, che quindi vada a ristabilire una condizione di salute adeguata, il problema posto dalle palline di grasso sulle palpebre è prettamente estetico.
Ecco perché le soluzioni in questo caso si riferiscono maggiormente all’eliminazione fisica di queste imperfezioni della pelle.
La via chirurgica che punti all’asportazione della pallina è una delle più diffuse e accettate.
L’asportazione chirurgica è da preferirsi in casi in cui si abbiano delle palline molto spesse anche se di piccole dimensioni.
Non è un intervento preoccupante in quanto si esegue in anestesia locale, sia in day surgery che in ambulatorio chirurgico.
I punti di sutura effettuati verranno infatti rimossi dopo pochi giorni.
Gli unici compromessi da accettare si riassumono in qualche edema o ecchimosi che sono comunque temporanei.
Un’alternativa decisamente valida è rappresentata dalla tecnologia che utilizza il laser ablativi.
Un ulteriore metodo d’azione riguarda il Q-switched indicato soprattutto nei casi di lesioni estese, in questo caso infatti un’azione chirurgica “standard” lascerebbe delle cicatrici più evidenti e per questo si opta per un’azione mininvasiva.
Si tratta di un laser che sfrutta, però, il principio della termolisi selettiva.
Grazie a questo processo, attraverso un processo che emette un fascio di luce nel corso di pochi nanosecondi mirato ad un bersaglio specifico detto cromoforo si possono ottenere grandi risultati.
Per la brevità e specificità del fascio di luce emesso, questa procedura si dimostra estremamente mininvasiva interessando unicamente la zona della pallina di grasso.