L’ iperpigmentazione si verifica quando l’eccessiva produzione di melanina lascia la pelle con delle macchie più scure.
Le cause di iperpigmentazione includono:
- traumi
- lesioni alla pelle
- disturbi genetici
- invecchiamento naturale
Esiste poi un altro tipo di iperpigmentazione detta post-infiammatoria o da infiammazione, che deriva da un’infiammazione preesistente come l’acne o la psoriasi.
In altri casi, l’inestetismo può essere causato da ferite, come quelle provocate da trattamenti estetici della pelle come la dermoabrasione ed il peeling chimico.
Possono esserne interessati sia il viso che il corpo.
Iperpigmentazione post-infiammatoria
L’aspetto con cui l’iperpigmentazione post-infiammatoria si presenta non è sempre lo stesso.
Sulla pelle possono comparire minuscole macchioline simili a lentiggini oppure macchie di diametro più grande, ma sempre piatte.
Il colore dipende dalla carnagione del soggetto e dalla profondità dell’alterazione, quindi varia dal rosa al rosso e dal marrone al nero.
In ogni caso, si tratta di un’alterazione ben visibile del colore della pelle.
Le cause più frequenti di iperpigmentazione post-infiammatoria sono le infiammazioni, tanto che spesso essa consegue all’acne, ed alcuni trattamenti come la dermoabrasione e la laser-terapia.
Sebbene il disturbo possa colpire qualsiasi tipo di pelle, la più soggetta è quella scura.
Ma come e perché si formano le macchie?
In pratica, si tratta di un eccesso di melanina, la sostanza che dà il colore ai capelli e all’epidermide; i pigmenti in eccesso, che diventano naturalmente più scuri ed alterano il colore della ferita infiammata, restano a lungo anche dopo la guarigione di quest’ultima.
Per guarire, l’iperpigmentazione post-infiammatoria impiega da qualche mese ad un paio d’anni, a seconda del tipo di pelle e della gravità della situazione.
Il sole tende a peggiorare la condizione.
I principali trattamenti per risolvere il problema sono la rimozione delle discromie cutanee attraverso l’utilizzo di peeling chimici o laser, e la regolazione dei segni con l’uso di varie sostanze e di Vitamina C.
Le opzioni di trattamento
Se si parla di trattamento questo varia e si va dalle creme compresa la formulazione in gel, fino ad arrivare alla chirurgia estetica.
I trattamenti di rimozione dell’iperpigmentazione laser offrono un miglioramento del tono della pelle e una maggiore produzione di collagene.
Storia del trattamento laser
I trattamenti laser non sono recenti come idea applicata alla pelle e alla sua cura, compreso il trattamento relativo all’iperpigmentazione.
I laser vennero usati già nel 1964 per ciò che riguardava specifici trattamenti della pelle.
Sebbene i trattamenti con laser a base di argon o di anidride carbonica fossero efficaci per sbiadire la pelle che aveva un altro colore, il rischio di formazione di cicatrici era alto durante questi primi anni.
Benefici del trattamento laser
Dal 1964, le procedure di trattamento laser sono state perfezionate e in conseguenza di ciò sono stati sviluppati modelli laser più efficaci.
Oggi, i benefici della rimozione dell’iperpigmentazione laser superano i rischi.
I laser moderni sono efficaci nel concentrarsi su aree di piccole dimensioni della pelle e possono emettere energia laser più forte per aumentare la produzione di collagene e limitare il rischio di formazione di cicatrici.
Il trattamento sull’iperpigmentazione comporta l’uso di laser con una gamma di emissioni luminose; l’intervallo di luce utilizzato dipende esclusivamente dalla portata della condizione della malattia che si va a trattare.
Tipologie di laser attualmente in uso
I laser ad argon e anidride carbonica, noti anche come laser CW, vengono ancora oggi impiegati in molti e diversi trattamenti cosmetici; questi emettono un flusso costante di intensa energia luminosa.
I laser Simil-CW forniscono brevi raffiche di questa luce altamente concentrata, riducendo il rischio di cicatrici che sarebbe evidente con le emissioni costanti dei loro predecessori.
I laser pulsati offrono un periodo di riposo ancora più lungo tra le raffiche di luce e vengono impiegati per terapie a impulso lungo o a impulsi brevi.
Ciascuno di questi laser viene utilizzato per trattare diversi gradi di iperpigmentazione.
I rischi
I laser sono efficaci per il trattamento dell’iperpigmentazione, ma non sono esenti da effetti collaterali.
Ad esempio si possono verificare danni agli occhi possono quando i laser vengono impiegati in modo improprio durante i trattamenti di iperpigmentazione facciale.
Il contatto laser con gli occhi può causare ustioni da esposizione laser che possono provocare cecità permanente.
Inoltre, i laser che emanano alto calore possono causare il surriscaldamento della pelle e dei tessuti a temperature dannose che provocano arrossamenti, vesciche, bruciore e macchie rosse sulla pelle.
La procedura
I trattamenti di rimozione dell’iperpigmentazione laser hanno una durata variabile tra i 30 ed i 45 minuti, più l’area da trattare è estesa più occorrerà tempo.
La persona che subisce questo trattamento può occasionalmente avvertire bruciore e dolore nell’area trattata, ma la procedura non è dolorosa.
La pelle apparirà rossa appena dopo la procedura effettuata e talvolta leggermente gonfia per le prime 24 ore.
Si consiglia di evitare l’applicazione di cosmetici o prodotti profumati per la pelle, occorre anche che si eviti un’eccessiva esposizione al sole.