Cos’è la cardiopatia ipertensiva?
Per cardiopatia ipertensiva si intende definire tutti quei disturbi cardiaci causati dalla pressione alta.
Il cuore si sforza a lavorare con la pressione aumentata e dà vita così ad alcuni disturbi cardiaci che sono di diverso tipo.
La cardiopatia ipertensiva comprende l’insufficienza cardiaca, l’ispessimento del muscolo cardiaco, la malattia coronarica, e altre condizioni.
Questa degenerazione può causare gravi problemi di salute, risulta essere infatti la principale causa di morte causata dall’alta pressione sanguigna.
Tipologie di cardiopatia ipertensiva
In generale, i problemi cardiaci associati all’ipertensione arteriosa fanno riferimento alle arterie e ai muscoli del cuore.
I tipi di cardiopatia ipertensiva includono:
N°1: Il restringimento delle arterie
Le arterie coronarie trasportano il sangue al muscolo cardiaco.
Quando l’ipertensione provoca un restringimento dei vasi sanguigni, il flusso di sangue al cuore può rallentare o fermarsi.
Questa condizione viene definita anche come malattia coronarica.
Questa condizione rende difficoltoso il funzionamento del cuore e il rifornimento di sangue al resto degli organi.
Può mettere a rischio di infarto un soggetto che a causa di un coagulo di sangue che si blocca in una delle arterie ristrette va ad interrompere il flusso di sangue al cuore.
N°2: Ispessimento e ingrandimento del cuore
L’ipertensione rende difficile per il cuore pompare il sangue.
Come gli altri muscoli del corpo, il lavoro di questo organo fa sì che i muscoli del cuore accrescano la loro dimensione, tale condizione altera il modo in cui dovrebbe funzionare il cuore.
Questi cambiamenti di solito avvengono nella camera di pompaggio principale del cuore, il ventricolo sinistro.
La condizione è nota come ipertrofia ventricolare sinistra.
L’ipertrofia di questo genere può causare il restringimento delle arterie e viceversa.
Quando si ha tale condizione il cuore deve lavorare di più.
N°3: Le complicazioni
Entrambe le condizioni osservate precedentemente possono portare ad una serie di altri problemi:
1. L’insufficienza cardiaca: il cuore non è più in grado di pompare abbastanza sangue per il resto del tuo corpo
2. L’aritmia: il cuore batte in modo anomalo
3. La cardiopatia ischemica: il cuore non ha abbastanza ossigeno
4. Un attacco cardiaco: il flusso di sangue al cuore viene interrotto e il muscolo cardiaco degenera per mancanza di ossigeno
5. Un arresto cardiaco improvviso: il cuore improvvisamente smette di funzionare, termina il processo di respirazione e il paziente perde conoscenza
6. Un ictus e una morte improvvisa
Chi è a rischio di cardiopatia ipertensiva?
Il principale fattore di rischio per la cardiopatia ipertensiva è la pressione alta.
Il rischio aumenta se (fattori di rischio):
- si è in sovrappeso
- non si effettua sufficiente esercizio fisico
- se si fuma
- si assume cibo ad alto contenuto di grassi e colesterolo
Si diventa più inclini a malattie cardiache se queste si presentano nel passato della famiglia di appartenenza genetica.
Gli uomini hanno maggiore probabilità di avere malattie cardiache rispetto alle donne che non hanno superato la menopausa.
Il rischio per la malattia cardiaca aumenta con l’età, indipendentemente dal sesso.
I sintomi della cardiopatia ipertensiva
I sintomi variano a seconda della gravità della condizione e della progressione della malattia.
Tra questi si segnalano:
- dolore al petto (angina)
- senso di oppressione o pressione al petto
- mancanza di respiro
- fatica
- dolore al collo, alla schiena, alle braccia o alle spalle
- tosse persistente
- perdita di appetito
- gonfiore alle gambe o alle caviglie
Generalmente si necessita di cure di emergenza se il cuore batte all’improvviso in modo rapido o in modo irregolare.
In tale circostanza è bene rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o chiamare il 118 se si sente di star per svenire o si sviluppano forti dolori al petto.
Dei regolari esami indicheranno se si soffre di pressione alta.
Test e diagnosi
Il medico esaminerà la vostra storia medica, condurrà un esame fisico, ed effettuerà test di laboratorio per verificare i reni, e due componenti quali:
- sodio
- potassio
inoltre procederà effettuando un emocromo.
Uno o più dei test che seguono possono essere impiegati dal medico per aiutare a determinare la causa dei sintomi:
- Elettrocardiogramma: questo registra l’attività elettrica del cuore. I risultati saranno visibili su uno schermo, e il medico li interpreterà.
- Ecocardiogramma: si tratta di un esame molto dettagliato del cuore, svolto mediante ultrasuoni.
- Angiografia coronarica: questa va ad esaminare il flusso di sangue che si muove attraverso le arterie coronarie. Un tubo sottile viene inserito nell’inguine o in un’arteria del braccio e arriva al cuore.
- Stress test: si tratta di un esame che vede come reagisce il cuore. È possibile che venga chiesto di pedalare una cyclette o camminare su un tapis roulant al paziente per misurarne i battiti e vedere se il cuore si stressa per l’appunto.
Trattamento Medico per la cardiopatia ipertensiva
Il trattamento per la cardiopatia ipertensiva dipende dalla gravità della malattia, dipende anche dall’età del paziente, e dalla sua storia medica.
I farmaci aiutano il cuore in molti modi.
Gli obiettivi principali per quanto riguarda la loro assunzione sono quelli di prevenire la coagulazione del sangue, migliorare il flusso sanguigno e abbassare i livelli di colesterolo.
Ecco a seguire alcuni esempi di farmaci impiegati nella regolazione della malattia:
- nitrati per trattare il dolore al petto
- statine per il trattamento del colesterolo alto
- bloccanti dei canali del calcio e ACE inibitori per aiutare a ridurre la pressione sanguigna
- aspirina per prevenire coaguli di sangue
È importante prendere sempre tutti i farmaci esattamente come prescritto dal medico e secondo le modalità di assunzione consigliate.
Chirurgia e dispositivi
Nei casi più estremi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per aumentare il flusso di sangue al cuore.
Se si ha bisogno di aiuto per regolare la frequenza cardiaca o il ritmo, il medico può decidere di impiantare chirurgicamente un dispositivo a batteria chiamato pacemaker da apporre direttamente nel torace del paziente.
Un pacemaker produce una stimolazione elettrica che fa contrarre il muscolo cardiaco.
L’impianto è importante e utile quando l’attività elettrica del muscolo cardiaco è eccessivamente lenta o assente.
Ci sono poi i defibrillatori che sono dispositivi impiantabili utilizzati per il trattamento di aritmie cardiache gravi e potenzialmente letali.
Un altro strumento è quello della chirurgia relativa al bypass con arteria coronaria che va a trattare le arterie coronarie bloccate.
Un trapianto di cuore o altri dispositivi per la cura dell’organo possono essere necessari se la condizione della malattia risulta particolarmente grave.
Le prospettive a lungo termine
Il recupero dalla cardiopatia ipertensiva dipende dalle condizioni della malattia e dal risultato di interventi e trattamenti svolti su di essa nel corso del tempo.
Un valido consiglio è quello di cambiare lo stile di vita così da aiutarti a mantenere una condizione ottimale, può avvenire però anche l’opposto, se il cambiamento è errato o improvviso, o magari subito, vi può essere un netto peggioramento della patologia in alcuni casi.
Nei casi più gravi, i farmaci e la chirurgia possono risultare inefficaci nel controllo della malattia.
Il ruolo della prevenzione
Il costante monitoraggio e un adeguata prevenzione sulla pressione del sangue da sempre troppo alta rappresentano due modi tra i più importanti per cautelarsi dalla cardiopatia ipertensiva.
Abbassare la pressione sanguigna e colesterolo assumendo una dieta sana ed effettuando un costante controllo dei livelli di stress sono forse i modi migliori per prevenire problemi di cuore.