Cos’è la crisi comiziale?
Forse questo appellativo è poco conosciuto perché quando si parla di crisi comiziale di fatto si sta parlando di una crisi epilettica, ovvero di quel fenomeno che trova la sua origine nella neurologia del paziente.
Le crisi comiziali o epilettiche si dividono in croniche o transitorie.
Le Caratteristiche
Tra le caratteristiche di una crisi epilettica c’è la perdita improvvisa della coscienza e delle contrazioni corporee estremamente violente che interessano i muscoli, queste contrazioni generano a loro volta proprio in virtù della loro violenza, dei movimenti convulsi.
Il termine epilessia deriva dalla lingua indoeuropea greca, il termine greco è ἑπιληψία, e la sua traduzione è: resto colpito da qualche fenomeno o da qualcosa, in pratica la parola riflette l’azione subita.
Ma questa azione per trovare sintomi necessita di analizzarli. I sintomi dell’epilessia in realtà sono molti, ma tutti sono accomunati da un’iniziale e improvvisa scossa elettrica.
Il principio della crisi comiziale
L’inizio della crisi epilettica quindi prevede come fenomeno quello di un’ alterazione relativa alla conduzione elettrica portata avanti dalle cellule nervose queste subiscono un attenuazione della loro eccitazione o anche la riduzione della soglia che se in equilibrio si scarica in modo spontaneo.
La crisi epilettica è quella che dà il nome anche all’epilessia stessa e generalmente questa patologia prevede costanti crisi che si manifestano ad intervalli di tempo piuttosto costanti.
Nella stragrande maggioranza dei casi le cause di questa patologia non vengono rilevate per questa ragione si parla spesso di epilessia idiopatica nella sostanza tale malattia è seguita da cause sconosciute, nella parte rimanente dei casi l’epilessia ha un’ eziologia conosciuta e questa viene definita col nome di epilessia secondaria.
Diagnosticare l’epilessia
Al fine di effettuare una diagnosi di questa malattia che tange sulla vita quotidiana delle persone, è importante riuscire a valutare i sintomi e la storia familiare della persona che ne soffre, accompagnando tale analisi con i dati anamnestici e un tracciato elettroencefalografico la cui sigla è: EEG.
Quest’ultimo interpreta le curve di funzionalità elettrica dell’encefalo, utile tale esame perché l’epilessia è caratterizzata proprio (e come detto) da alterazioni elettriche, per cui attraverso un EEG si può avere un quadro di riferimento particolareggiato del paziente.
Le cause della crisi epilettica
Le cause alla base della genesi di una crisi comiziale sono e possono essere molte, si dividono in:
1. genetiche
2. acquisite
La prima causa, quella di tipo genetico, risulta essere la responsabile dell’insorgenza della sindrome epilettica nelle persone di giovane età.
Vi è una sostanziale differenza tra tale causa e quella invece acquisita, in questo secondo caso i fenomeni associati sono ictus e traumi cerebrali, colpevoli dell’insorgenza di epilessia nei soggetti in età adulta.
Una crisi epilettica che dà spazio e sostanza al fenomeno delle convulsioni come si è detto, può far nascere tali convulsioni anche successivamente ad altri problemi di salute, un esempio è l’ingestione di sostanze tossiche o dei problemi che riguardano il metabolismo, in tale quadro comunque si deve parlare di episodi convulsivi singoli più che di epilessia.
Sintomi e cura della crisi comiziale
Non ci sono sintomi specifici capaci di far pensare in modo univoco ad una crisi epilettica, l’unico sintomo è la cosiddetta aura, si tratta della percezione di stimoli sensoriali diversi tra loro, si manifestano a livello di udito e visuale.
Per quanto riguarda la cura delle crisi epilettiche, questa è e resta unicamente quella di tipo farmacologico ma occorre dire che se si pensa di avere l’epilessia non si può agire da soli.
Occorre rivolgersi al proprio medico perché sarà quest’ultimo a trovare i farmaci e le dosi più indicate per il singolo caso. I farmaci sono molti per questa ragione e per la malattia stessa è indispensabile rivolgersi al medico di fiducia.