Per molte persone avere degli episodi di perdite incontrollate di urina può essere una fonte di grande imbarazzo.
Si parla di incontinenza urinaria in caso di perdita involontaria del controllo della vescica e si riscontra con più frequenza negli anziani e nelle donne che hanno partorito o sono entrate in menopausa.
Le altre cause più comuni sono le infezioni del tratto urinario (IVU), l’ingrossamento della prostata ei disturbi del pavimento pelvico.
Che cos’è l’incontinenza urinaria?
Sono molte le persone la cui vita è condizionata dall’incontinenza urinaria.
Quando si soffre di incontinenza, il paziente riscontra dei problemi nel controllo della vescica con conseguente perdite di urina.
Queste perdite sono spesso incontrollabili e involontarie e possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita.
Reni, ureteri, vescica e uretra sono gli organi che compongono il nostro apparato urinario.
Questi organi svolgono diverse funzioni: filtrano, immagazzinano e rimuovono i rifiuti dal corpo.
I reni sono noti come i filtri del corpo; si occupano di rimuovere i prodotti di scarto che vengono dal sangue, creando, al termine di questo procedimento, l’urina.
L’urina scende poi attraverso gli ureteri, che sono due sottili tubi.
Gli ureteri si collegano a loro volta alla vescica, dove l’urina viene raccolta fino al momento di espulsione dal corpo.
La vescica svolge quindi la funzione di serbatoio: quando l’organo ha raggiunto la sua capacità, il cervello invia il segnale di stimolo ad urinare.
Il procedimento di rilascio dell’urina inizia quando un muscolo (noto come sfintere) si apre, permettendo al liquido di lasciare il corpo attraverso l’uretra.
In un sistema che funziona correttamente, di solito, una persona ha il tempo necessario per raggiungere il bagno prima che lo stimolo diventi troppo impellente e, solitamente, non si verificano perdite di urina.
L’incontinenza urinaria si verifica quindi al mal funzionamento di una di queste parti del processo: ciò può accadere per molte ragioni diverse nel corso della vita.
È comune intendimento che l’incontinenza sia una parte normale dell’invecchiamento e che quindi essa non possa essere evitata.
Sebbene sia vero che il rischio di incontinenza aumenta con l’avanzare dell’età, non sono pochi i trattamenti che possono aiutare a gestire questa condizione; l’incontinenza urinaria non deve essere vista necessariamente come un elemento inevitabile che sconvolge la vita né come un impedimento a uno stile di vita attivo.
Chi soffre di incontinenza urinaria?
L’incontinenza urinaria può capitare a chiunque.
È possibile, tuttavia, individuare alcuni gruppi e momenti della vita in cui è più comune.
L’incontinenza è molto più comune nelle donne che tra gli uomini.
Questo fattore è spesso legato a momenti tipici della vita delle donne, come la gravidanza, il parto e la menopausa: ognuna di queste esperienze può causare l’indebolimento dei muscoli pelvici di sostegno nella donna nel corso del tempo.
Anche l’avanzare dell’età, inoltre, è una delle cause di insorgenza di incontinenza.
Questo perché i muscoli che sostengono gli organi pelvici possono indebolirsi nel tempo, causando problemi di perdite.
Quali sono i diversi tipi di incontinenza urinaria?
Esistono diverse tipologie di incontinenza urinaria.
Ogni tipo di incontinenza ha cause, fattori e caratteristiche proprie.
Sapere quale tipo di incontinenza sia quello di cui si soffre è spesso una delle parti più importanti della diagnosi e del corretto instradamento di un piano di trattamento.
I tipi di incontinenza sono:
Incontinenza da sovraccarico della vescica:
È una condizione che si verifica quando la vescica non si svuota completamente ad ogni minzione; in questo caso si potrebbe riscontrare un’incontinenza da sovraccarico.
Un’immagine che può aiutare a visualizzare questa condizione è quella di pensare alla vescica come ad una brocca riempita con un succo.
Se si versa solo una parte del liquido dalla brocca, ma se ne lascia un residuo all’interno, rimane comunque il rischio che con il movimento questo residuo si rovesci.
Le persone affette da incontinenza da sovra riempimento non svuotano mai completamente la vescica e per questo sono a rischio di fuoriuscita.
Di solito si tratta della fuoriuscita di piccole quantità di urina nel corso del tempo, e non di un unico grande getto di urina.
Questo tipo di incontinenza urinaria è più comune nelle persone affette da patologie croniche come la sclerosi multipla (SM), l’ictus o il diabete.
È inoltre una delle conseguenze per gli uomini con una prostata di grandi dimensioni.
Incontinenza da urgenza:
Questo tipo di incontinenza si caratterizza per un intenso bisogno di urinare nell’immediato.
Spesso questo stimolo si presenta con troppa rapidità per dar modo al paziente di raggiungere la toilette e si finisce per rilasciare urina.
La vescica iperattiva (OAB) può essere causa di questo tipo di incontinenza urinaria.
L’incontinenza da urgenza può essere causata inoltre da una serie di altre motivazioni, come un danno ai nervi, la debolezza dei muscoli pelvici, un’infezione in atto, bassi livelli di estrogeni dopo la menopausa o un peso corporeo importante.
Possono causare l’OAB anche l’assunzione di alcuni farmaci e bevande, come l’alcol e la caffeina.
Incontinenza da sforzo:
Siamo spesso di fronte all’incontinenza da sforzo quando la perdita di urina avviene durante le attività fisiche.
Questa tipologia di incontinenza è caratterizzata dalla debolezza dei muscoli del pavimento pelvico che non sostengono più gli organi pelvici come dovrebbero a un tono muscolare normale.
È la debolezza muscolare a comportare una maggiore probabilità di perdite involontarie di urina in concomitanza del movimento.
Per molte persone le perdite si verificano durante normali attività quotidiane: quando ridono, tossiscono, starnutiscono, corrono, saltano o sollevano oggetti.
Ciò che accomuna queste azioni è la simultaneità della pressione sulla vescica.
In assenza del sostegno di muscoli pelvici forti e tonici, è più probabile che si verifichino perdite di urina.
Soffre con maggiore probabilità di incontinenza da sforzo il cluster delle donne che hanno partorito.
Anche gli uomini che hanno subito un intervento chirurgico alla prostata possono sviluppare l’incontinenza da sforzo.
Incontinenza mista:
Questo tipo di incontinenza è il risultato della combinazione di diverse problematiche accomunate dalla tendenza a creare nel paziente problemi di perdite.
In caso di incontinenza mista, per esempio, il paziente è affetto sia da l’incontinenza da sforzo e sia di vescica iperattiva.
Quando si soffre di questo tipo di incontinenza è importante avere un occhio di riguardo alle attività che inducono alle perdite.
Individuare i fattori che scatenano l’incontinenza mista è di solito il modo migliore per gestirla.
Si è più a rischio di incontinenza in età avanzata?
Nel corso della vita il corpo cambia costantemente.
In particolar modo muscoli che sostengono gli organi pelvici possono indebolirsi con l’età.
Questo comporta il fatto che la vescica e l’uretra hanno meno sostegno e spesso ciò può causare perdite di urina.
Il rischio di sviluppare incontinenza con l’avanzare dell’età può essere più importante se si soffre di una condizione di salute cronica, o anche se si sono avuti figli, se si è andati in menopausa, se si ha la prostata ingrossata o se si è stati operati di cancro alla prostata.
È fondamentale instaurare un buon dialogo con il proprio medico curante sui rischi dell’incontinenza e sui modi per gestirla senza che vi siano interferenze con la vita quotidiana.
L’incontinenza è più comune nelle donne?
L’incontinenza urinaria è molto più comune nelle donne piuttosto che negli uomini.
In gran parte ciò è dovuto alla gravidanza, al parto e alla menopausa.
Ciascuno di questi eventi può portare, nella vita di una donna, a problemi di controllo della vescica.
La gravidanza può essere una causa di incontinenza caratterizzata da un breve termine e i problemi di controllo della vescica in genere migliorano dopo la nascita del bambino.
Alcune donne soffrono di incontinenza post partum anche a causa dello sforzo e delle sollecitazioni che il parto esercita sui muscoli del pavimento pelvico.
È molto più probabile che si verifichino problemi di perdite quando questi muscoli sono indeboliti.
La menopausa è un altro evento che può provocare un importante cambiamento nel corpo.
Gli ormoni (in particolare gli estrogeni) subiscono delle nette variazioni durante la menopausa e questo può alterare il controllo della vescica.
Anche gli uomini possono soffrire di incontinenza, ma è un evento meno comune rispetto che nelle donne.
Quali sono i sintomi dell’incontinenza?
Il sintomo principale dell’incontinenza è la perdita di urina.
Questa perdita si può manifestare come un gocciolamento costante di urina o sotto forma di perdite occasionali.
Se si soffre di incontinenza, si possono avere perdite di urina di grandi o piccole entità.
Le perdite possono essere dovute a un’ampia varietà di motivi, seconda del tipo di incontinenza.
I momenti più tipici in cui si manifestano perdite di urina sono quando:
- Si ride.
- Durante uno starnuto.
- Si fa esercizio fisico.
- Si tossisce.
- Hai un bisogno di urinare urgente, ma non riesci ad andare in bagno in tempo.
- Senti la necessità di alzarti nel cuore della notte per urinare (nicturia).
Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria?
Le cause per le quali si può soffrire di incontinenza sono molteplici e possono variare a seconda che il paziente sia una donna o un uomo.
Alcune cause sono condizioni di salute temporanee e di solito scompaiono una volta trattate.
In questi casi una volta trattata la condizione anche l’incontinenza di solito cessa.
Una delle cause di incontinenza sono delle condizioni mediche a lungo termine (croniche).
Data la natura cronica di queste condizioni, se si verificano problemi di perdite di urina, si tratta di una situazione da gestire per un periodo di tempo più lungo.
Tuttavia, anche con il trattamento, le condizioni croniche di solito non si risolvono del tutto.
L’incontinenza può essere gestita nel tempo come un sintomo della vostra condizione cronica.
Le cause temporanee o a breve termine dell’incontinenza possono essere le seguenti:
- Infezioni del tratto urinario (UTI): Un’infezione all’interno del tratto urinario (e quindi in uno o più degli organi che lo compongono: uretra, ureteri, vescica e reni) può causare dolore e aumentare il bisogno di fare pipì con maggiore frequenza. Una volta trattata l’infezione, la necessità di urinare frequentemente di solito scompare.
- Farmaci: L’incontinenza può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, tra cui i diuretici e gli antidepressivi.
- Costipazione: anche la stitichezza cronica (feci dure e secche) può causare problemi di controllo della vescica.
- Gravidanza: Durante la gravidanza, l’utero della donna esercita una pressione supplementare sulla vescica quando con il suo espandersi. La maggior parte delle donne che soffrono di incontinenza durante la gravidanza notano che questa scompare nelle settimane successive al parto.
- Bevande: Alcune bevande, come il caffè e l’alcol, possono indurre la necessità di urinare con una frequenza maggiore rispetto all’acqua. Se si smette di bere queste bevande, il bisogno di urinare frequentemente in genere diminuisce.
Le cause croniche, o a lungo termine, dell’incontinenza possono essere:
- Disturbi del pavimento pelvico: Un problema ai muscoli del pavimento pelvico può influire sul funzionamento degli organi del sistema urinario, compresa la vescica.
- Ictus: Una delle conseguenze dell’ictus è l’insorgenza di problemi di controllo muscolare, fra i quali si possono includere i muscoli che controllano il sistema urinario.
- Prostata ingrossata: Quando la prostata è più grande del normale (fatto questo che può avvenire per una serie di cause), si possono verificare diversi problemi di controllo della vescica. Questa condizione può essere chiamata anche iperplasia prostatica benigna o IPB.
- Dopo un intervento chirurgico per cancro alla prostata: Il muscolo sfinterico può talvolta essere danneggiato durante l’intervento chirurgico per il cancro alla prostata e ciò può causare incontinenza da sforzo.
- Menopausa: La menopausa è un altro momento di cambiamento estremo nel corpo di una donna, in cui i livelli ormonali cambiano rapidamente e i muscoli del pavimento pelvico possono indebolirsi. La medesima cosa che può accadere anche con l’avanzare dell’età.
- Sclerosi multipla (SM): se si soffre di SM, si può verificare una perdita di controllo della vescica, con conseguenti problemi di perdite.
- Diabete: uno dei sintomi più comuni del diabete è il fatto che il corpo produce più urina. Questo aumento della quantità di urina può causare problemi di perdite. Anche la neuropatia periferica può influire sul funzionamento della vescica.
Perché la gravidanza causa incontinenza?
La gravidanza causa nel corpo molti cambiamenti fisici.
In primo luogo quando l’utero si allunga per contenere il bambino che cresce, vi sono alcune conseguenze tra cui il fatto che la vescica può essere schiacciata dal bambino che si espande, rendendola meno capiente rispetto a prima.
Ecco perché durante la gravidanza potreste avvertire una maggiore urgenza di fare pipì: la vescica non riesce a contenerne tanta quanta ne conteneva quando l’utero aveva le sue dimensioni normali. Questo effetto tende a diventare ancora più gravoso verso la fine della gravidanza, quando il bambino è più grande.
Un altro motivo di incontinenza in gravidanza è l’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico, poiché questi muscoli sono le strutture di sostegno di tutti gli organi del bacino.
Durante la gravidanza, si possono allungare e indebolire sempre a causa dell’espansione dell’utero.
Come viene diagnosticata l’incontinenza urinaria?
Solitamente il processo di diagnosi dell’incontinenza inizia con una conversazione con l’operatore sanitario che analizza l’anamnesi e i problemi di controllo della vescica.
Il medico potrebbe porre domande come:
– Quanto spesso urina?
– Ha delle perdite tra una minzione e l’altra effettuata in bagno e nel caso quanto spesso accade e quanta urina perdete ogni volta?
– Da quanto tempo soffre di incontinenza?
Queste domande possono aiutare il medico a individuare uno schema delle perdite, da cui è spesso possibile risalire al tipo specifico di incontinenza.
Quando il medico vi chiede l’anamnesi, è importante elencare tutti i vostri farmaci, perché alcuni di essi possono avere tra gli effetti noti l’incontinenza.
Il medico chiederà anche informazioni su eventuali gravidanze precedenti e sui dettagli di ogni parto.
Ci sono inoltre diversi esami diagnostici specifici che il medico potrebbe proporre per diagnosticare l’incontinenza, tra cui:
– Esame fisico: solitamente l’operatore sanitario esegue un esame fisico nelle prime fasi del processo diagnostico. Per tramite di questo esame, il medico cercherà di individuare eventuali motivi fisici che potrebbero causare l’incontinenza, come ad esempio, se si tratta di una donna, con un esame pelvico oppure, se il paziente è un uomo, con un controllo della dimensione della prostata.
- Un’ecografia della vescica: L’ecografia è un esame indolore che utilizza le onde sonore per ricreare un’immagine degli organi interni. Questo esame è particolarmente importante perché consente al medico di esaminare il contenuto della vescica e di valutarne la capacità di svuotamento in modo non invasivo.
- Test da sforzo: Durante questo test il medico vi chiederà di tossire per vedere se l’urina fuoriesce a causa di questa azione. Se avete notato perdite durante altre attività, come correre o saltare, lo specialista può chiedervi di ripetere i movimenti per vedere se si verifica un problema di perdite.
- Campioni di urina: Il medico può prescrivere al paziente di prelevare campioni di urina per verificare la presenza di infezioni o sangue. Questo test è chiamato anche analisi delle urine.
- Cistoscopia: Il cistoscopio è uno strumento composto da un sottile tubo flessibile con una telecamera montata all’estremità. Esso può essere inserito nell’uretra e nella vescica per osservare da vicino l’interno del tratto urinario. Questo strumento ha il pregio di consentire al medico di vedere molti dettagli all’interno del corpo.
- Test del tampone assorbente: L’operatore potrebbe far indossare un tampone assorbente che cattura le eventuali perdite di urina. Al termine del test, il tampone verrà controllato per verificare la quantità di urina persa.
- Esame urodinamico: Con questo nome si indicano diversi test che sono atti a verificare la capacità di contenimento della vescica e il funzionamento del muscolo sfintere uretrale (il muscolo che tiene chiusa l’uretra). Alcuni di questi test possono comportare l’inserimento di un tubo nella vescica, per tramite del quale la si riempie di liquido. In questo modo si verifica la capacità di contenimento della vescica.
Il medico potrebbe anche consigliare di tenere traccia delle perdite in un diario per alcuni giorni.
Questa attività potrebbe aiutare il medico a individuare lo schema delle perdite purché il paziente annoti la frequenza dei problemi di incontinenza nell’arco di alcuni giorni.
Il medico potrebbe essere in grado di identificare uno schema, che può essere di enorme aiuto nel processo di diagnosi.
Assicuratevi di annotare la frequenza con cui avete bisogno di urinare, la quantità di urina che riuscite a espellere ogni volta, se avete perdite una minzione in bagno e la successiva e le attività che svolgete quando percepite perdite di urina.
Porterete poi questo diario con voi all’appuntamento e ne parlerete con il vostro medico.
Quando è necessario rivolgersi a un medico per l’incontinenza?
Nonostante molte persone credono che sia qualcosa che va di pari passo con l’invecchiamento e che sia un problema inevitabile è importante sapere che l’incontinenza può essere curata.
Se vi accorgete che l’incontinenza disturba le vostre attività quotidiane e incide sulla possibilità di svolgere le attività che solitamente vi piacciono, parlatene con il vostro medico di fiducia.
Esiste un’ampia gamma di opzioni per trattare l’incontinenza.
Come viene trattata l’incontinenza?
Ci sono molti fattori diversi che il vostro operatore sanitario dovrà prendere in considerazione quando si troverà a creare un piano di trattamento per la vostra incontinenza.
Il tipo di incontinenza e il modo in cui influisce sulla vostra vita sono entrambi fattori di incredibile importanza.
Il medico parlerà con voi anche per capire quale tipo di trattamento vi fa sentire più a vostro agio.
Esistono tre tipi principali di trattamento per l’incontinenza: quello farmacologico, le modifiche dello stile di vita e l’intervento chirurgico.
Ciascuna opzione presenta pro e contro che il medico valuterà insieme a voi.
Cambiamenti utili nello stile di vita per gestire l’incontinenza
A volte alcuni cambiamenti nella vita di tutti i giorni possono avere effetti positivi nell’aiutare la riduzione dell’incontinenza.
Questi cambiamenti spesso includono esercizi da fare per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico, modifiche alle normali abitudini e un migliore approccio alla dieta.
Alcune persone notano miglioramenti apportando questi cambiamenti a casa e non hanno necessità di ulteriori trattamenti.
Confrontatevi con il vostro medico curante di queste opzioni di trattamento domiciliare dell’incontinenza prima di intraprenderne una.
Non tutti i tipi di incontinenza possono essere migliorati con questi cambiamenti dello stile di vita.
Il vostro medico curante potrebbe anche suggerirvi in modo dettagliato le migliori modifiche allo stile di vita da adottare in base alla vostra diagnosi specifica di incontinenza.
Le modifiche allo stile di vita per migliorare l’incontinenza possono essere le seguenti:
- Svuotare la vescica in modo regolare o “svuotamento temporizzato”: si tratta di una pratica che consiste nell’andare in bagno a scadenze regolari invece di farlo aspettare lo stimolo.
- Fare regolarmente gli esercizi di Kegel per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.
- Svuotare la vescica prima delle attività fisiche. Se avete intenzione di fare esercizio fisico o un’attività fisica, programmate di svuotare la vescica prima dell’inizio dell’attività per evitare perdite.
- Evitare di sollevare oggetti pesanti da soli. Fatevi aiutare da qualcuno qualora sia necessario sollevare qualcosa di pesante.
- Evitare di bere caffeina o molti liquidi prima di programmare un’attività. Se avete frequenti minzioni e perdite notturne, per esempio, evitate anche di bere bevande prima di andare a letto.
- Praticare l’allenamento della vescica per allungare il tempo che intercorre tra un’uscita e l’altra dal bagno. L’obiettivo dell’allenamento della vescica è quello di tentare di aspettare un po’ di più tra una minzione e l’altra al fine di acquisire tono.
- Indossare assorbenti e prodotti progettati per catturare le perdite di urina può essere un modo utile per gestire l’incontinenza. Sono prodotti che possono essere indossati sotto i vestiti senza che nessuno se ne accorga e garantiscono che non si verificheranno perdite di urina attraverso i vestiti.
- Mantenere un peso corporeo sano. L’eccesso di peso corporeo può essere una delle cause dell’incontinenza. Seguendo una dieta sana e facendo esercizio fisico, è possibile ridurre il peso e con esso il rischio di incontinenza.
- Inserto vaginale: Esistono dispositivi da banco da inserire in vagina che possono comprimere l’uretra e contribuire a ridurre l’incontinenza da sforzo nelle donne.
Farmaci per il trattamento dell’incontinenza
Esistono diversi farmaci che possono ridurre le perdite di urina.
Alcuni di questi farmaci funzionano stabilizzando le contrazioni muscolari che causano problemi di vescica iperattiva.
Altri farmaci agiscono invece in senso opposto, rilassando i muscoli: ciò per consentire alla vescica di svuotarsi completamente.
Non da ultimo le terapie ormonali sostitutive, che spesso prevedono la sostituzione degli estrogeni che diminuiscono naturalmente durante la menopausa, possono aiutare a ripristinare la normale funzione della vescica.
I farmaci hanno un alto tasso di funzionamento in molti casi al fine di ripristinare la normale funzione della vescica.
Il medico curante sceglierà con cura un farmaco adatto alle vostre esigenze specifiche.
Tendenzialmente il medico preferirà iniziare con una somministrazione a dose bassa del farmaco, per poi aumentarla lentamente.
Questo per cercare di ridurre i rischi di effetti collaterali e per tenere sotto controllo l’efficacia del farmaco nel trattamento dell’incontinenza.
I principi attivi più comuni che possono essere utilizzati per trattare l’incontinenza sono:
- Ossibutinina, ossibutinina XL, ossibutinina TDDS
- Tolterodina
- Solifenacina
- Fesoterodina
- Darifenacina
- Mirabegron
- Farmaci antidepressivi – Imipramina
- Trospium
Interventi chirurgici e procedure per il trattamento dell’incontinenza
Il medico può suggerire diverse procedure qualora le altre opzioni terapeutiche non invasive non siano riuscite a curare l’incontinenza.
Queste procedure hanno un ampio spettro, da semplici iniezioni a interventi chirurgici più complessi.
Il medico discuterà l’opzione procedurale migliore per il paziente in base al tipo di incontinenza e ai suoi sintomi.
Le procedure per il trattamento dell’incontinenza possono includere:
- Iniezioni di tossina botulinica (Botox®): Molti credono che il Botox® sia solo un trattamento estetico, ma può essere usato anche per rilassare i muscoli del corpo. Il medico curante potrebbe iniettare il Botox® nella vescica per aiutare il rilassamento muscolare, favorendo la gestione dell’incontinenza da urgenza. Questo trattamento non è permanente e dovrà essere ripetuto nel tempo.
- Iniezioni parauretrali: Questa opzione terapeutica consiste in un’iniezione che viene tipicamente utilizzata per trattare le donne con incontinenza da sforzo. Una sostanza permanente viene iniettata nel rivestimento dell’uretra per contribuire ad aumentarne le dimensioni.
- Terapie di neuromodulazione: si tratta dell’impianto di pacemaker che stimolano i nervi della vescica per migliorarne il controllo. Inoltre, è possibile stimolare un nervo vicino alla caviglia per ottenere un migliore controllo della vescica.
- Sfintere uretrale artificiale: Si tratta di un dispositivo utilizzato negli uomini che soffrono di incontinenza da sforzo e che viene posizionato per chiudere l’uretra quando non si urina. Si usa in genere per le perdite dopo un intervento chirurgico per cancro alla prostata.
- Procedure di imbracatura: è possibile effettuare procedure di imbracatura per il trattamento dell’incontinenza sia per gli uomini che per le donne. Nelle donne, per sostenere il canale uretrale, si utilizza in genere un materiale sintetico o una striscia di tessuto del paziente.
Come si fanno gli esercizi di Kegel?
Gli esercizi di Kegel sono il modo semplice e più noto per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.
Si eseguono contraendo, trattenendo e poi rilassando i muscoli del pavimento pelvico.
È possibile individuare questi muscoli interrompendo il flusso di urina a metà mentre si sta urinando.
Questo esercizio va fatto solo finché non si impara a riconoscere i muscoli: interrompere il flusso di urina a metà non è salutare se si protrae questa attività per un lungo periodo di tempo.
Quando fate gli esercizi di Kegel, iniziate con un livello base.
Contraeteli solo per pochi secondi.
Con il passare del tempo, si può arrivare a allenare i muscoli tesi per un periodo di tempo sempre più lungo.
A differenza di altri tipi di allenamento, nessuno può accorgersi di quando si fanno gli esercizi di Kegel. Cercate di fare diverse serie di esercizi di Kegel (una serie è composta da 10 ripetizioni) due volte al giorno.
È possibile prevenire l’incontinenza urinaria?
L’incontinenza è causata da fattori che possono essere scatenati da diversi eventi nel corso della vita.
Il tempo può indebolire i muscoli che sostengono gli organi pelvici, per le donne questi muscoli possono essere indeboliti anche da eventi importanti come la gravidanza e il parto.
Tuttavia, allo stesso modo in cui ci si allena per rafforzare le gambe o le braccia, esistono esercizi fisici per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.
Fare esercizi per rafforzare i muscoli pelvici non garantisce la mancanza di insorgenza di problemi di incontinenza, ma può aiutare a recuperare il controllo della vescica.
Anche il mantenimento di un peso corporeo sano può aiutare a controllare la vescica.
Parlate sempre con il vostro medico curante per indagare i modi migliori per mantenere forti i muscoli del pavimento pelvico per tutta la vita.
Avrò l’incontinenza per tutta la vita?
A volte l’incontinenza urinaria è un problema di breve durata che scompare una volta terminata la causa.
Questo è spesso il caso che si presenta quando una si ha una patologia come un’infezione delle vie urinarie (UTI): una volta trattata, la minzione frequente e le perdite causate da un’infezione delle vie urinarie cessano in genere.
Questo vale anche per alcune donne che hanno problemi di controllo della vescica durante la gravidanza.
Per molte di loro, infatti, i problemi terminano nelle settimane successive al parto.
Tuttavia, altre cause di incontinenza sono a lungo termine e legate a condizioni che vengono gestite lungo tutto il corso della vita.
Si può soffrire di incontinenza per un lungo periodo di tempo se si è affetti, per esempio, da una patologia cronica come il diabete o la sclerosi multipla.
In questi casi, è importante parlare con il proprio medico curante dei modi migliori per gestire l’incontinenza in modo che non interferisca con il proprio stile di vita.
Conclusioni
Parlare delle abitudini in bagno con il proprio operatore sanitario può creare imbarazzo.
Tuttavia, questo non dovrebbe impedirvi di trattare e cercare rimedio per l’incontinenza.
Spesso l’operatore sanitario può aiutarvi a capire la causa del vostro problema di controllo della vescica e aiutarvi a migliorarlo.
Non è necessario affrontare il problema da soli.
Il vostro medico curante potrà confrontarsi con voi sui modi migliori per trattare l’incontinenza, in modo da poter condurre una vita piena e attiva senza preoccuparvi delle perdite di urina.