La pancolonscopia rappresenta un sistema attraverso il quale il dottore può arrivare a prendere visione della parte finale dell’intestino del paziente.
Si parla quindi del retto e del colon, in modo tale da poter capire meglio se sussista qualche lesione o problema che sia la causa dei disturbi indicati dal paziente.
Esame: la colonscopia
Quello al colon è un esame che viene effettuato attraverso lo strumento dell’endoscopio.
Quest’ultimo consiste in un tubo estremamente flessibile che misura 8-9 millimetri, dotato di una struttura di visione e di un sistema di illuminazione che trovano collocazione sulla punta dello strumento stesso.
La procedura prevede che il tubicino arrivi fino all’intestino attraverso il canale anale.
Durante questo esame il dottore può anche estrarre campioni di tessuto senza provocare dolore al paziente.
Tali campioni potranno eventualmente essere oggetto in un tempo successivo di ulteriori esami, questi sono definiti come biopsie.
Pancolonscopia: la preparazione all’esame
Al fine di effettuare correttamente l’esame è basilare che l’intestino del paziente risulti il più pulito possibile.
In conseguenza di ciò, è essenziale che il paziente esegua con cura tutti i consigli per la preparazione alla pancolonscopia.
Con un intestino pulito, l’esame risulterà meno difficoltoso e più veloce, andando a garantire al dottore una visione che non abbia problemi e risulti completa.
Se invece dovesse verificarsi lo scenario contrario l’esame potrebbe eventualmente essere rifatto una seconda volta.
Un altro consiglio è quello di recarsi nella struttura abilitata per eseguire la pancolonscopia muniti degli esami precedenti e accompagnati da una persona di fiducia.
La sedazione
È bene che il paziente sappia che per effettuare questo genere di esame i dottori eseguono anticipatamente tramite endovena la sedazione.
Si tratta infatti di una pratica costante quando si parla di colonscopia che consente al paziente di non provare alcun genere di dolore.
I farmaci per l’anestesia
Un altro argomento che chi si sottopone a questo esame deve prendere in considerazione sono i farmaci.
I farmaci impiegati vengono scelti sulla base delle caratteristiche del paziente e generalmente la decisione su di essi ricade sull’anestesista.
Nella maggioranza dei casi, i farmaci appartengono al gruppo dei benzodiazepici, molto più conosciuti col nome di sedativi leggeri.
In alcune occasioni vengono invece impiegati farmaci che producono un effetto sedativo più intenso, associati talvolta a degli antispastici intestinali, un esempio in tal senso è il Buscopan.
Va anche detto che però il paziente può autonomamente scegliere di effettuare l’esame anche senza ricorrere ai farmaci di questo tipo e quindi non desiderando l’anestesia blanda o intensa che sia, solo che ciò avviene raramente.
Pancolonscopia: Il dolore e l’esame
Si è intuito seguendo ciò che abbiamo poco sopra scritto, che sotto anestesia il dolore in fase di operazione (esame) è praticamente nullo, ma successivamente?
Nella maggior parte dei casi questo esame non va a scatenare dolore successivo, ma “solo” un grande fastidio.
Tale intenso fastidio deriva specificatamente nella maggioranza dei casi dal fatto che occorre inserire dell’aria oppure capita che la forma dell’intestino possa causare qualche fastidio e un lievissimo dolore.
Per questa ragione, viene generalmente somministrato un farmaco che calmi tale stato, e il farmaco viene iniettato tramite endovena.
L’esame si svolge come segue:
1. il paziente si sdraia sul lettino posizionandosi sul fianco sinistro, avendo tolto gli indumenti.
2. una volta che il paziente è sdraiato avviene l’inserimento del tubicino all’interno dell’orifizio anale e la sua risalita fino al punto di approdo, che nella maggior parte dei casi è il colon. La risalita del tubicino avviene in virtù del processo di insufflazione dell’aria, la cui conseguenza è quella di esser causa di gonfiore e della sensazione di dover recarsi in bagno e, in taluni casi, è necessaria la compressione dell’addome.
La durata complessiva di questo esame è breve, si tratta di massimo 15 o 20 minuti ma ogni cosa dipende dalla frazione di intestino che si deve osservare e dalle manovre che i medici necessitano di effettuare.
Una volta conclusa la procedura è bene riposarsi per l’intera giornata ed evitare di guidare o di fare azioni che possano generare stress o stanchezza.
Pancolonscopia biopsie e colonscopia virtuale
Le biopsie sono dei prelievi di mucosa che avvengono senza causare nessun dolore.
Attraverso una biopsia il medico o l’equipe ha la possibilità di osservare il tessuto estrapolato attraverso un microscopio, ed è possibile effettuare una ricerca migliore al fine di formulare una diagnosi su una specifica patologia, come ad esempio una colite, tramite la biopsia si può partendo da quest’ultima escludere o confermare ad esempio un tumore.
La colonscopia virtuale è un esame di tipo radiologico assai meno invasivo si tratta di una TAC che ha una durata variabile dai 5 ai 20 secondi.
Questa prevede l’inserimento di un piccolissimo tubo di plastica per qualche centimetro nell’orifizio anale del paziente.
Questo tubicino è collegato ad una piccola pompa che aiuta ad effettuare l’insufflazione dell’aria nel colon.
A questo punto il paziente è stato preparato per la radiografia vera e propria, e dovrà trattenere il respiro.