Quando si tratta di comprendere la propria diagnosi, una delle maggiori difficoltà per chi soffre di scoliosi è la grande quantità di termini “difficili” utilizzata dai medici per descrivere questa condizione.
Dalle singole caratteristiche e variazioni rilevanti, ai molti modelli di sviluppo esistenti.
Iil volume di informazioni e il linguaggio medico non familiare a volte possono rivelarsi travolgenti e generare confusione nel paziente.
Aaggiungendo stress inutile a una situazione già stressante.
È per questo motivo che a seguire e con questo articolo, tenteremo di spiegare la scoliosi impiegando termini semplici.
Tenteremo anche di fornire una risposta alle domande più frequenti su questa malattia entrando maggiormente nel merito della stessa.
Cercheremo di fornire alle persone maggiore chiarezza e una migliore comprensione della loro condizione.
Oggi ci concentreremo sui termini di: scoliosi rotatoria, che a volte come definizione viene impiegata dai medici per descrivere una specifica curvatura della colonna vertebrale.
Cos’è la scoliosi rotatoria?
La scoliosi rotatoria è più comunemente conosciuta come rotoscoliosi, questo termine è impiegato per definire forme particolarmente gravi di scoliosi in cui la colonna vertebrale non si appoggia solo a un lato, ma si curva anche con un forte grado di rotazione.
La scoliosi in generale è definita come una curvatura spinale inclinata lateralmente (al contrario di condizioni come l’ipericifosi, una curva nella regione superiore della colonna vertebrale che induce il paziente a piegarsi in avanti).
Scoliosi semplice o posturale
Entrambi questi termini vengono impiegati per descrivere una forma di curvatura obliqua senza alcuna torsione della vertebra.
Mentre la scoliosi strutturale o “rotatoria” definisce una curvatura più complessa in cui le vertebre si torcono fuori dalla curva.
Questa rotazione della colonna vertebrale può portare a ulteriori disallineamenti scheletrici in aree quali il bacino, le costole e le spalle.
Sebbene il termine stesso sia spesso usato per descrivere le curve più gravi, che hanno una componente rotazionale particolarmente forte, vi è un grado di rotazione nella maggior parte delle curve scoliotiche, il che significa che questo termine è talvolta impiegato per descrivere la scoliosi in generale.
Quali sono i sintomi della scoliosi rotatoria?
Come accennato in precedenza, la scoliosi rotatoria va a causare fenomeni di disallineamento in tutto il corpo, e questi possono manifestarsi in una varietà di sintomi visivi, tra cui rientrano:
– Fianchi sbilanciati (un fianco appare più alto dell’altro o inclinato)
– Spalle irregolari (una spalla appare più alta dell’altra)
– Scapole sporgenti
– Una vita irregolare
– Gabbia toracica più prominente su un lato del corpo
– Una gamba appare più corta dell’altra
Questi sintomi possono differire in maniera sostanziale secondo l’angolo della curva di Cobb, insieme al suo tasso di progressione. Quest’ultimo sarà il responsabile anche dell’estensione di ulteriori complicazioni nel paziente.
Come viene trattata la scoliosi rotatoria?
Per i casi progressivi di scoliosi, molti pazienti vengono dotati per tempo di un tutore posteriore, progettato per impedire che la curva diventi più grave.
Per coloro che sono considerati a rischio di ulteriore progressione, la chirurgia spinale di fusione può essere raccomandata nel tentativo di correggere in modo definitivo la curva.
Tuttavia, questo non è un consiglio che viene dato alla leggera, in virtù dei rischi e delle possibili complicazioni che può comportare sottoporsi a tale intervento.
Tra le risoluzioni non vi sono però unicamente quelle chirurgiche ma anche quelle che includono una terapia fisica e degli stiramenti che sono realizzati per migliorare la curvatura della colonna vertebrale e alleviare i sintomi del paziente.
Esistono centri specializzati che trattano quasi esclusivamente questa patologia che spesso si va aggravando nel tempo.
Intervenendo su di essa possono aiutare non poco i pazienti a non arrivare a dolori lancinanti o comunque assai pesanti da sopportare.