La maggior parte delle persone ha un naso “difettoso”.
Ci riferiamo nello specifico alla posizione del setto, termine che indica l’osso e la cartilagine che si trovano al centro dell’organo, che è decentrato, o spostato che dir si voglia, in una altissima percentuale di individui.
Alcuni hanno questo difetto, che può essere più o meno accentuato, fin dalla nascita, altri lo acquisiscono nel corso della vita, di solito in seguito ad un infortunio.
Quando il difetto è lieve, il soggetto interessato può anche non accorgersene, quando invece è accentuato, si hanno disturbi nella respirazione e si è maggiormente soggetti alle infezioni.
Stiamo parlando di quello che, comunemente, viene detto “setto deviato“.
Non di rado, tale condizione si accompagna ai turbinati (tessuti molli interni) ingrossati.
Ciò finisce per bloccare ancora di più il naturale passaggio dell’aria e la respirazione diventa davvero compromessa.
La chirurgia è in grado di risolvere egregiamente entrambe le problematiche: la settoplastica raddrizza il setto deviato, mentre la riduzione del turbinato fa sì che esso torni a posto quando è allargato.
Gli interventi sono consigliati quando i problemi di respirazione diventano importanti se non, addirittura, invalidanti.
Si tratta di operazioni di routine, che quasi sempre promettono al paziente un recupero immediato e completo, ma a volte è successo che la respirazione sia invece peggiorata.
Non possono escludersi altri postumi di natura fisica o psicologica.
Fra questi ultimi, c’è la cosiddetta “sindrome del naso vuoto”, che ancora non tutti i medici conoscono pienamente e, quindi, non sono in grado di trattare in modo adeguato.
Sindrome del naso vuoto: sintomi
Ma come si presenta la sindrome del naso vuoto?
Quali sintomi dà?
I più significativi sono i seguenti:
- difficoltà di respirazione attraverso il naso
- sensazione ricorrente come di annegamento
- mancanza di respiro
- necessità di ansimare per prendere l’aria
- secchezza del naso e croste
- mal di testa
- epistassi (sangue dal naso)
- basso flusso d’aria
- senso di vertigini
- senso ridotto dell’olfatto oppure del gusto
- mancanza di muco
- forte gocciolamento post nasale nella gola
- palpitazioni
- gonfiore e dolore al naso
- stanchezza
- disturbi del sonno notturno
- sonnolenza diurna dovuta al basso flusso d’aria attraverso le vie respiratorie
- ansia e depressione
- difficoltà di concentrazione. Spesso chi è affetto da sindrome del naso vuoto tende a non concentrarsi sul quotidiano in quanto la sua mente è troppo presa dalla condizione che sta vivendo
Sindrome del naso vuoto: cause
Le cause che determinano la sindrome del naso vuoto non sono ancora del tutto chiare.
Studi recenti suggeriscono (ma la conferma scientifica al momento non c’è), che essa dipenda dal fatto che il corpo rilevi diversi livelli di pressione e probabilmente anche della temperatura, in ognuna delle cavità del naso.
Tale situazione può rendere difficile un’attività del tutto naturale e vitale quale è respirare.
Forse l’intervento chirurgico interrompe i recettori di pressione e/o temperatura che possono trovarsi sui turbinati facendo perdere al soggetto la capacità di percepire la respirazione attraverso il naso.
Nella cavità del naso più larga inoltre, passa più aria.
Infine non si deve sottovalutare il muco, che naturalmente serve a proteggere il naso dai batteri cattivi che possono causare infezioni.
L’operazione rimuove certamente una parte di esso e così tali batteri negativi trovano maggiormente campo libero per agire, accentuando i sintomi della sindrome del naso vuoto.
Un po’ di storia
Quella della sindrome del naso vuoto è una questione aperta e controversa.
Al momento la comunità scientifica non la riconosce come patologia vera e propria.
In effetti la stragrande maggioranza degli interventi di settoplastica e di riduzione del turbinato riescono alla perfezione, senza comportare alcun tipo di conseguenza negativa per chi vi si sottopone.
Inoltre, ad alcuni medici sembra un controsenso il fatto che un intervento fatto per migliorare la capacità di respirare finisca poi per peggiorarla.
E’ strano che aprire i passaggi nasali per far fluire meglio l’aria, ottenga l’effeto opporto a quello sperato.
Uno studio accurato ed approfondito sulla sindrome è iniziato solo nei primi anni 2000.
Ciò si è reso necessario quando si è visto che alcuni individui, a causa della loro impossibilità di respirare in maniera corretta, sono arrivati al suicidio o al tentativo di attuarlo.
La stranezza, o diciamo la particolarità della sindrome del naso vuoto, è che il sintomo principale con cui si presenta, come confermano le varie testimonianze, è la sgradevole sensazione di avere il naso chiuso, intasato, e questo nonostante i passaggi nasali siano oggettivamente spalancati.
Con il tempo la situazione tende a peggiorare.
Diagnosi
Va da sé che non essendo ufficialmente riconosciuta in ambito medico, diagnosticare la sindrome del naso vuoto risulta non sempre agevole.
Inoltre, il fatto che essa venga studiata in modo sistematico solo da pochi anni, fa sì che non siano ancora stati messi a punto test di routine davvero affidabili per arrivare ad una diagnosi certa della stessa.
Come si fa allora?
Di solito il medico si basa sulla descrizione dei sintomi e sui risultati di una TAC per vedere eventuali danni del turbinato.
Si potrebbe così scoprire che una persona ha il naso troppo aperto, il che comporta un tasso basso di flusso dell’aria, che però può essere dovuta anche ad altre condizioni.
Trattamento della Sindrome del naso vuoto
Il trattamento della sindrome del naso vuoto si basa su un approccio ampio, che prevede più opzioni, ovvero:
- idratare i passaggi nasali
- eliminare i batteri nocivi nel naso
- aumentare la dimensione del tessuto turbinato che resta per far aumentare la pressione dell’aria nel naso
- usare un umidificatore in casa
- vivere possibilmente in un ambiente caldo e umido, meglio ancora se con aria salata
- usare antibiotici nasali per uccidere i batteri nocivi
- applicare creme ormonali nel naso per aumentare il turbinato
- prendere sildenafil (Viagra) e altri inibitori della fosfodiesterasi, che possono fare aumentare la congestione nasale
- sottoporsi a impianto chirurgico di materiali di carica per aumentare il turbinato
Per aiutare le persone che soffrono di sindrome del naso vuoto, ci si può rivolgere al sito web dell’Associazione Internazionale Sindrome del naso vuoto.