Con il termine masturbazione, altrimenti chiamata autoerotismo oppure onanismo – o, ancora, cheiroeirastia in ambito medico – si intende l’atto di auto stimolazione dei genitali e delle zone erogene, effettuato sia al fine del raggiungimento dell’orgasmo, sia per un generale appagamento sessuale.
Questa pratica è strettamente legata allo sviluppo sessuale dell’essere umano, così come di altri animali, tanto che se ne hanno testimonianze risalenti a ben 28 000 anni fa: questa è la datazione di un fallo in pietra ritrovato in Germania e che si crede fosse utilizzato come dildo ante litteram.
L’atto dell’autoerotismo è stato, ed è ancora oggi, oggetto di numerosi tabù sociali, spesso correlati a dettami religiosi: questo fatto ha comportato la nascita di numerose dicerie e di luoghi comuni, spesso tramandati generazionalmente, che rendono complesso il discernimento tra ciò che è scientificamente provato e ciò che è invece solo il dire comune.
Gli organi sessuali deputati al piacere
La masturbazione è un normale atto che viene effettuato al fine di soddisfare la libido, termine con il quale si designa il desiderio sessuale, che può essere influenzata da numerosi fattori (psicologici, ormonali, fisiologici).
Si tratta quindi di una pratica sessuale non riproduttiva tipica sia del genere femminile che del genere maschile e si sviluppa differentemente a seconda del sesso.
La masturbazione al femminile
La masturbazione femminile si svolge tramite la stimolazione della vulva, della clitoride e del canale vaginale.
La vulva è l’insieme degli organi genitali esterni della donna: grandi labbra, piccole labbra, organi erettili (clitoride e bulbi del vestibolo), ghiandole vestibolari maggiori e minori.
La clitoride (ammessa anche la forma al maschile, il clitoride) è l’organo erettile femminile, particolarmente irrorato di terminazioni nervose, il cui unico scopo è il raggiungimento del piacere sessuale.
Il canale vaginale (o vagina) è il canale muscolare elastico che si estende dal collo dell’utero al vestibolo.
La masturbazione al maschile
Si realizza attraverso la stimolazione del pene eretto e del glande.
L’erezione è la conseguenza di un riflesso spinale che porta all’aumento di turgore nell’organo, causato dall’irroramento di sangue all’interno dei corpi cavernosi.
Con il termine glande si indica l’estremità bulbosa del pene, particolarmente sensibile alle sollecitazioni e che normalmente, in stato flaccido, è coperta dal prepuzio (il lembo di pelle che viene reciso durante la circoncisione).
L’orgasmo
L’autoerotismo può portare al raggiungimento dell’orgasmo.
– Nelle donne: secondo la definizione di Meston, Hull, Levin e Sipski, “è un picco di sensazione di intenso piacere transitorio e variabile in grado di creare un alterato stato di coscienza solitamente accompagnato da contrazioni involontarie ogni 0,8 secondi della muscolatura pelvica”
– Negli uomini: l’orgasmo maschile è caratterizzato dall’eiaculazione: è il processo di espulsione dello sperma (una miscela di spermatozoi e liquido seminale) che viene forzato verso l’uretra da una serie di contrazioni nei muscoli del pavimento pelvico, nella prostata, nelle vescicole seminali e nei dotti deferenti. L’orgasmo maschile medio dura 10-30 secondi.
Masturbarsi fa diventare sterili?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo ancora una volta sottolineare le differenze tra donne e uomini.
Se per la masturbazione femminile numerosi studi hanno infatti dimostrato che non vi è alcuna correlazione tra autoerotismo e sterilità, per gli uomini il discorso è più complesso.
Sappiamo infatti che l’eiaculazione ottenuta con la masturbazione non è differente da quella di un normale rapporto sessuale. La masturbazione non compromette, quindi, la normale spermatogenesi.
Questo significa che una sana abitudine alla masturbazione non ha effetti a lungo termine sulla fertilità dell’uomo.
D’altra parte, tuttavia, se si è in cerca di una gravidanza è consigliabile astenersi dalla masturbazione per 2/3 giorni prima dell’atto riproduttivo: questo poiché la produzione continua di sperma può comportare una diminuzione della percentuale di spermatozoi.
Si tratta di effetti comunque sempre limitati al breve periodo.
Quindi, in definitiva, si può dire che la masturbazione non ha effetti sulla fertilità, se non in modo del tutto transitorio.
Ha invece numerosissimi effetti positivi sia psicologici che fisiologici, ed è quindi sempre consigliabile mantenere un sano rapporto con la propria libido.