Chiariamo subito un punto: il clitoride è coinvolto in quasi tutti i tipi di orgasmo femminile, anche quando non direttamente stimolato.
Da tempo infatti, la ricerca scientifica ha chiarito che il clitoride è molto più grande di quando sembri a guardarlo dall’esterno e le sue dimensioni aumentano significativamente durante l’eccitazione sessuale.
Molte donne si definiscono “clitoridee“, nel senso che per raggiungere l’orgasmo hanno bisogno della stimolazione diretta del glande clitorideo, ovvero la parte che sporge all’esterno e si vede, situata sopra l’ingresso vaginale.
Se anche tu ti riconosci nella categoria, sappi che esistono vari modi per stimolare il clitoride durante il rapporto e arrivare più facilmente all’orgasmo.
Come stimolare il clitoride
Tanto per cominciare, puoi toccare tu stessa il tuo clitoride durante il rapporto; ciò può avvenire comodamente anche praticando la classica posizione del missionario, purché ci sia abbastanza spazio tra il tuo corpo e quello del partner.
Un’altra soluzione consiste nel provare un anello C vibrante da inserire attorno alla base del pene facendo in modo che il vibratore sia in cima.
In tal modo, quando vi troverete l’uno sull’altra durante l’amplesso, sarai in grado di percepire tutti i benefici apportati dalla vibrazione.
Inoltre, se non lo hai mai utilizzato prima, l’anello vibrante può rivelarsi una piacevole novità in grado di mettere un po’ di pepe nella tua intimità.
La posizione migliore
Ma le posizioni possono aiutare o sono tutte uguali?
Alcune sono meglio di altre?
Una di quelle più efficaci ai fini del raggiungimento dell’orgasmo femminile è sicuramente la cosiddetta Tecnica di Allineamento Coitale (Coital Alignment Technique).
In pratica si tratta di una variante del missionario, in cui però la tipica spinta viene sostituita da un movimento diverso, più lento e ritmato, concentrato sulle pelvi, facendo in maniera tale che l’osso di lui possa massaggiare l’area del clitoride di lei.
Infine un consiglio: focalizza l’attenzione sul tuo piacere, intendendolo come l’insieme delle sensazioni da provare durante tutto il rapporto e non necessariamente finalizzato al raggiungimento dell’orgasmo.
Questo pensiero fisso può essere fonte di ansia e stress psicologico, inficiando la piacevolezza del rapporto e, paradossalmente, l’orgasmo stesso.
Ci si potrebbe chiedere “perché non funziono?” e questo è un approccio sbagliato con il sesso.
Sappi che, secondo le statistiche, una donna su tre non sperimenta mai o quasi mai l’orgasmo durante il rapporto, ma ci sono molti altri modi per provare sia il piacere che l’orgasmo.
Sperimentali!